Da: Suor Carolina Iavazzo

Lunedì 22 ottobre 2001 9:56

Voglio esprimere la mia solidarietà a Pino Martinez che reputo amico e fratello, al signor Guida e al signor Romano ai quali va la mia stima profonda. Spero che al processo che inizia il giorno 23 ottobre appaia magicamente la luce della verità e della giustizia di cui tutti noi abbiamo massimo bisogno come il pane quotidiano sulla nostra mensa. Nutrire il desiderio di vendetta non serve a nessuno perché la vendetta non ha mai costruito sentieri di pace in nessuna direzione, così come la guerra inutile tra America e Afganistan non porterà a niente se non all’odio e a risposte di dimensioni sempre più grandi. Auguro a questi amici di testimoniare la verità perché la verità rende liberi, lo dice Gesù che sulla croce ha dato la vita per amore; come padre Puglisi che ha dato la vita per una verità che ha scomodato gli interessi iniqui di uomini inquinati dal male e dalla menzogna. Oggi, troppe volte assistiamo a momenti in cui si confondono la verità con l’ingiustizia, la giustizia con la menzogna e il male viene assolto in nome del bene permettendo alle favole un finale diverso, non viene ucciso il lupo ma la nonna insieme a Cappucceto Rosso; e il lupo visse felice e contento perché il cacciatore tradisce il proprio compito. E la coscienza ? Quale posto occupa nella testa delle persone, nella vita di uomini senza scrupoli i quali uccidono, minacciano, bruciano le porte di notte al buio per paura di essere visti ? Sembrerò troppo ingenua, ma in questo secolo in cui hanno posto e spazio solo il calcolo, la tecnologia, il profitto facile sento dentro di me una seria preoccupazione: l’uomo si è ammalato di solitudine, di indifferenza e di sfiducia nei confronti del fratello e i "buon samaritano" sono sempre più rari, coloro, cioè, che hanno il coraggio di piegarsi sulle ferite degli altri. Auguro a te Pino e ai tuoi amici tanta serenità mentre le vostre labbra e il vostro cuore pronunciano parole di verità, non per condannare gli uomini che hanno compiuto il male, ma per condannare il male che schiavizza gli uomini. Vi auguro tanta luce e tanto bene come un arcobaleno di pace dopo la tempesta.